Storia della fotografia di nozze: 1970 – 2016
Dopo averlo lasciato in sospeso per un po’ riprendiamo con la nostra rubrica dedicata al mestiere del fotografo di matrimonio ed in particolare all’evoluzione della fotografia di nozze decennio dopo decennio. Nell’ultimo articolo ci eravamo fermati agli anni ’70 ed è da li che riprendiamo.
Abbiamo detto che fino ad allora le foto di matrimonio erano realizzate in studio o sul luogo della cerimonia utilizzando le luci tipiche di uno studio, ma sempre e solo finalizzate ad immortalare belle foto. Dagli anni ’70 invece si cominciò a documentare tutta la cerimonia così come esse si svolgeva, dando così vita allo stile wedding photojournalism o documentary.
Nonostante richieda serie abilità, talento ed esperienza questo stile è stato interpretato come una serie di istantanee che qualsiasi fotocamera da 35 mm amatoriale avrebbe potuto realizzare. Questo ha aperto una porta a tanti “fotografi della domenica” che potevano ottenere tutta una serie di istantanee e spacciarle per fotogiornalismo . Mentre entrambi gli stili (lo stile delle pose e quello del fotoreportage di matrimonio) hanno vantaggi e svantaggi, nessuno dei due è lo stile principale per la maggior parte dei fotografi professionisti di oggi. Grazie al look glamour di foto classiche che hanno ancora i loro posti sulle copertine delle riviste di nozze, nonché grazie ai vantaggi tecnologici che consentono ai fotografi moderni di documentare un matrimonio con meno sforzo, i clienti ha nno iniziato a richiedere uno stile misto o mescolato per quanto riguarda le loro foto di nozze. Con l’invenzione della fotografia digitale, nuove opportunità creative sono emerse. Le fotocamere digitali consentono una copertura più profonda della cerimonia con una quantità praticamente illimitata di fotografie scattate, e grandi opportunità di progettazione. Mentre la fotografia tradizionale pellicola è ancora ampiamente utilizzato (come emerge da certi trend datati 2016), è ovvio che il futuro appartiene alla fotografia digitale.